Autoritratto con orecchio bendato e pipa 1889 |
Vincent Van Gogh nasce il 30 marzo 1853 a Zundert un villaggio dell’Olanda meridionale è conosciuto come uno dei più grandi pittori del XIX secolo ma soprattutto per essere l’emblema del genio incompreso in vita ma entusiasticamente osannato dopo la sua prematura morte. La sua carriera artistica non fu lunghissima, cominciò a dipingere piuttosto tardi a 27 anni e lo fece per un solo decennio, un periodo breve durante il quale però produsse una quantità enorme di opere, in vita riuscì a vendere un unico quadro Rossi vigneti ad Arles che ritrae un gruppo di contadini che lavorano in un vigneto sotto un sole cocente in un paese del sud della Francia. Oggi è fra gli artisti più ricercati, il Ritratto del dottor Gachet, un medico diventato suo amico, ha battuto nel 1990 il record del prezzo più alto pagato all’asta per un’opera d’arte.
La vita di Van Gogh fu una vita difficile fatta di povertà, di ideali traditi e di molte delusioni d’amore da questo ne derivò un profondo malessere interiore che lo tormentò per tutta la vita conducendolo fino all’epilogo del suicidio.
Girasoli 1888 |
Van Gogh non era un folle nell’accezione classica del termine, al contrario era molto colto lavorava con metodo, scriveva di arte con estrema passione e competenza, la prova è nelle centinaia di lettere che scriveva a suo fratello Theo nelle quali l’arte prendeva la forma delle parole.
Il nome di Van Gogh è legato a diverse cose ma a due in particolare la prima sono gli autoritratti, ne dipinse più di quaranta e appartengono tutti ai suoi ultimi cinque anni di vita. Per l’artista erano diventati una necessità, un’urgenza, un desiderio di comunicare, l’unico mezzo per uscire dalla solitudine esistenziale. Ogni autoritratto è la messa in scena del suo dramma umano e dipingersi era diventato l’unico modo per svelarlo e renderlo comprensibile a tutti coloro che si fermavano a guardare i suoi occhi fissi. Un mezzo introspettivo quasi ipnotico che crea inevitabilmente una relazione empatica con l’osservatore.
La seconda cosa sono i Girasoli la sua opera più famosa, sono il soggetto di ben dodici tele. Il girasole ebbe per Vincent un significato particolare il giallo rappresentava l’amicizia e la speranza e il suo sbocciare simboleggiava la gratitudine.
Una sera di luglio del 1890, a soli trentasette anni, Vincent Van Gogh si spara in un campo di grano e due giorni dopo muore, assistito dal fratello.
Curiosità: Su Vincent Van Gogh è stato scritto anche un brano musicale da Don McLean, contenente nell’album American Pie del 1971. Conosciuta anche come Starry Starry Night, la canzone dimostra una profonda ammirazione non solo per i lavori del pittore ma anche per l’artista stesso in quanto uomo.
In Italia Francesco De Gregori l'ha tradotta in italiano con il titolo Come un anno fa e un'altra traduzione è Vincent realizzata e incisa da Roberto Vecchioni.
“Il modo migliore di amare la vita è amare molte cose”
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