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Antonio Canova - 1792 |
Antonio Canova è stato un pittore e uno scultore ma soprattutto è considerato il massimo esponente del Neoclassicismo e l'ultimo grande artista della scultura italiana. Nasce a Possagno il 1 novembre del 1757 e muore a Venezia il 13 ottobre 1822.
Nelle sue opere Canova è evidente come sia continuamente alla ricerca della bellezza ideale quella che nasce dall'idea dell'artista sulla perfezione che non è possibile ritrovare in natura.
Amore e Psiche è una delle sue opere più affascinanti, la sua sensuale raffinatezza è data dall'empatia che riesce inevitabilmente a suscitare.
E' un'opera realizzata in tre diverse versioni, ognuna delle quali porta su di sé delle importanti differenze, ma la prima, che fu realizzata da Canova fra il 1788 e il 1793, oggi esposta al Museo Louvre di Parigi, rimane la più affascinante e universalmente conosciuta.
Si tratta di una meravigliosa scultura in marmo bianco che rappresenta il dio dell’Amore nell’atto di guardare la sua amata Psiche, nel momento prima di sfiorarle le labbra.
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Amore e Psiche 1788 - 1793 |
Si intravede una certa tensione che pian piano si scioglie nell'attimo che precede il bacio. La posizione assunta dai corpi perfetti riflette una dinamica sensuale e amorosa che sembra sospendere il tempo e mentre i due amanti si contemplano a quell'istante infinito viene consegnato l'eternità.
La scultura Amore e Psiche realizzata secondo i canoni di lavorazione stabiliti da Canova è in grado di creare un effetto di luce che sembra quasi di ricreare l’armonia della pelle ma ciò che rende veramente immortale quest'opera è l’eleganza dei gesti, quelli del dio Amore che contempla in una posa dolce e sensuale la sua amata e poi l’abbandono di Psiche, in attesa del bacio del suo amante mentre le copre delicatamente un seno.
La scultura Amore e Psiche realizzata secondo i canoni di lavorazione stabiliti da Canova è in grado di creare un effetto di luce che sembra quasi di ricreare l’armonia della pelle ma ciò che rende veramente immortale quest'opera è l’eleganza dei gesti, quelli del dio Amore che contempla in una posa dolce e sensuale la sua amata e poi l’abbandono di Psiche, in attesa del bacio del suo amante mentre le copre delicatamente un seno.
Guardando quest'opera è possibile comprendere l'ideale del bello di Canova, la perfezione data dalla grazia dei corpi e dei volti ma soprattutto attraverso quest'opera è possibile vedere l'amore che prende forma in un tempo atteso ed eterno, negli sguardi che annullano tutto il resto, nelle carezze che accolgono tutto, quest'opera è la sintesi visiva dell'amore che non si dice.
Ho letto che gli antichi una volta prodotto un suono erano soliti modularlo, alzando e abbassando il tono senza allontanarsi
dalle regole dell'armonia. Così deve fare l'artista che lavora ad un nudo
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